L’avvento della pandemia ha cambiato alcune nostre consuetudini e ha determinato l’acquisizione di nuove abitudini quotidiane come, ad esempio, l’uso di gel igienizzanti e mascherine protettive.
Indossare per molte ore la mascherina rappresenta una condizione nuova alla quale la nostra pelle si deve abituare. Il livello di umidità che si può rilevare all’interno del dispositivo di protezione è diverso e va ad incidere sul microbiota cutaneo, l’insieme delle popolazioni microbiche che vivono sull’epidermide.
In queste mutate condizioni esterne, la pelle della zona adiacente alla bocca, può sviluppare delle imperfezioni mai viste prima. Una non corretta gestione del dispositivo di protezione, potrebbe favorire il deposito di microrganismi indesiderati e particelle inquinanti. La pelle risulterà maggiormente predisposta allo sviluppo di brufoli, eruzioni cutanee, arrossamenti.
Molte donne hanno dovuto anche rinunciare anche alla preziosa abitudine di mettersi il rossetto, incompatibile con l’uso della mascherina. Questo ha determinato un crollo del mercato del make-up e un ritorno alle vecchie abitudini acqua e sapone.
Un altro trend che si è affermato e che ha messo in crisi i produttori di coloranti per capelli, è stato quello di smettere di farsi la tinta. I chilometri di ricrescita del lock-down hanno definitivamente convinto molte signore ad abbandonare il loro aspetto platinato o corvino, a favore di un bel bianco naturale e non convenzionale, ridefinendo lo stereotipo di bellezza a favore dell’autenticità e del ritorno alla naturalità del corpo. Del resto ci sono donne che, durante la pandemia, hanno smesso di depilarsi, riconciliandosi con la forma più ancestrale della loro libertà d’espressione, declinando ogni preconcetto di genere associato alla loro presunta femminilità.
Insomma, molti canoni di bellezza sono stati infranti ed oggi più di prima è importante sentirsi belle dentro e ritrovare la propria BELLEZZA SU MISURA! Ognuno faccia quello che lo rende più felice: come diceva il grande Lorenzo de’ Medici, chi vuol esser lieto sia, del domani non v’è certezza!